sabato 14 novembre 2015

Vivi ogni giorno come se fosse il primo... la voce di Emilio dal GVA2015

Inizio questo viaggio: preparo lo zaino, metto le solite cose.. biancheria intima, zaino, metto le solite cose.. biancheria intima, tovaglia, spazzolino, qualche maglietta e dei pantaloni. Ecco, tutto qui! Anzi no, c'è anche dello scetticismo, ma quello lo porto dentro me, ignaro di ciò che sta per accadere! Ho bisogno di dirvi che, sí, sono stato io a scegliere di partire, ma se non fosse stato per alcune persone che mi hanno accompagnato durante il viaggio e prima, non avrei vissuto quest'esperienza! I 5 giorni del GVA sono stati giorni pieni, scanditi da momenti di riflessione personale e comunitaria. Prima un percorso spirituale su cinema, arte e cibo, ci ha iniziati al tema centrale dei vizi dove ho capito che "siamo nel regno del tanto" e che molto spesso questo 'tanto' è superfluo e ci distrae da ciò che è realmente importante nella vita; fermato da una domanda tanto semplice: "cosa preferisci: riempirti la pancia di tante caramelle gommose, giusto per soddisfare un vizio, o preferiresti condividere con qualcuno il tuo piatto preferito e saziarti?'', dentro me è cominciata a crescere curiosità nei confronti dei temi trattati al convegno, accompagnata da una sicurezza dettata dalla presenza di molti fratelli di altre fraternità GiFra del resto d'Italia. Il giorno dopo nel laboratorio biblico-francescano si parlava, invece, dell'importanza delle piccole cose, di riuscire ad assaporare ogni momento; qui il frate ci ha lasciati con una delle frasi che porterò con me per il resto della vita: 'vivi ogni giorno come se fosse il primo, l'unico e l'ultimo!'. Come si legge nel salmo 89, infatti, 'solo quando impareremo a contare i nostri giorni, giungeremo alla sapienza dei nostri cuori'! E no, non è scontato dire che il bagaglio del ritorno è più ricco.. finalmente sono riuscito a fermarmi e a capire che tutto ciò che stavo imparando, lo stavo perdendo, lo stavo mettendo da parte! Una delle testimonianze più forti, infine, è stata quella dell'ultima sera, quando, Fra Alessandro, 'direttore del coro', vero annunciatore del carisma francescano, ci ha lasciati dicendo che bisogna fare il bene, bisogna essere allegri, bisogna mettere a frutto il proprio talento anche se nessuno “ci guarda”, perché prima o poi qualcuno lo farà, e sarà allora che potremo essere veri annunciatori del Vangelo. Dopo aver assaporato questi giorni e averli vissuti a pieno e in armonia con tutti… Non dimenticheró più l’importanza  che c’è nel non giudicare, nel non fermarsi alla parte più superficiale delle cose, e del fare esperienza prima di schierarsi da una parte o dall’altra. Adesso ho imparato a distruggere quelle sovrastrutture che mi erano state 'imposte'! Grazie all’umiltà, virtù del carisma francescano, ho capito che la superbia non porta alla via del Signore. Pace e bene. 

Emilio Davì

martedì 10 novembre 2015

Farsi frate...in Calabria si può???

Farsi frate in Calabria...
Ebbene si, anche in Calabria la vita francescana è viva ed effervescente. Anche nelle strade di Calabria i francescani sono sparsi per portare a tutti l'annuncio del Vangelo con la gioia e letizia francescana.
Ma è possibile diventare frate in Calabria? Certamente!!! La vocazione alla vita francescana è ancora viva e giovane. Tanti sono i giovani che si interrogano: qual'è la mia vocazione? Dove è diretta la mia vita? cosa devo fare nella mia vita? il Signore mi chiama? 
Anche tu che leggi ti chiedi: qual'è il progetto che Dio ha su di me? Certamente è quello della tua felicità. Per capirlo è bene mettersi in ascolto della sua Parola e della sua voce.
Ascolta caro giovane nelle tue giornate, ascolta nelle tue occasioni, ascolta quando percorri le tue strade, ascolta quando ascolti un'infinità di proposte, ascolta quando parli, ascolta quando sei triste, ascolta quando sei felice, ascolta chi ti parla, ascolta le situazioni che ti accadono perchè lì Dio sta stendendo il tappeto rosso sul quale percorri la tua vita.
Come il giovane Francesco d'Assisi che ha incasellato tutti i piccoli ascolti della sua vita ed ha risposto a pieni polmoni: Eccomi!.
Lui che si è visto condotto attraverso una serie di piccole occasioni verso la sequela di Cristo.
Lui che non ha esitato a dire a piena voce: voglio essere felice con Gesù perchè Lui è la mia gioia.
Così iniziò a cantare: Laudato Sii !!!
Non essere esitante... contattaci per parlarne dei segni che Dio lascia sulla tua via...
ad Amantea noi francescani ti aspettiamo per ascoltare il progetto di felicità che Dio sta pensando per te.
fr. Rocco Predoti

lunedì 26 ottobre 2015

Ci può essere cecità nella vocazione?

Caro amico,
ogni giorno ti alzi e trovi in te la forza ed il coraggio per affrontare le sfide di una nuova giornata. Devi affrontare la tua famiglia, la scuola, quelle amicizie così difficili da gestire, quella storia che non riesci a capire che piega sta prendendo, infatti siete usciti insieme qualche volta ma ancora non riesci ad acchiapparne il verso. E poi tutte quelle situazioni dalle quali preferisci scappare e startene da solo, cuore a cuore col tuo smartphone, apri whatzapp, due o tre smile, kiss ed il gioco è fatto! Fai vedere di esser tranquillo però in realtà ti porti tutto dentro. Fuori piove, tu sei nella tua camera e quella persona è online ma non scrive ed allora nemmeno in chat riesci a sembrare felice. Il futuro, che abbiamo celebrato lo scorso 21 ottobre, data di arrivo di Marty Mcfly nel nostro futuro, sembra più lontano, quasi irrealizzabile. L’unica alternativa è accendere GTA V e via, tutto sfogo e niente più pensieri.
La realtà non la vedi, non ti interessa più nulla.. insomma sei un piccolo CIECO 2.0.
Eppure qualcuno passa, è Gesù che si accorge di te, come si è accorto di Bartimeo, ascolta il tuo grido un po’ diverso che forse suona cosi: “Gesù voglio un pizzico di felicità”. Allora lui non fa chissà quale miracolo, ti manda semplicemente a chiamare. Allora qualcuno viene e ti dice: “Coraggio, alzati, ti chiama”. Alza gli occhi dallo smartphone, disconnettiti dalla chat, c’è Gesù stesso che ti sta contattando ed attende che tu visualizzi sul display della tua vita la chiamata ad essere felice. Lui è la luce che ti fa ritornare a vedere una famiglia che ti vuole bene, dei compagni di scuola che si fanno in quattro per te, quella persona che da tempo chiede un po’ di attenzione da te.
Mettiti online con la vita e c’è un messaggio per te: “Coraggio alzati, ti chiama, sii felice”. Bartimeo si è alzato ed ha seguito Gesù, ha capito che dietro a Lui c’è una gioia che nessuno può far arrendere, esattamente come Gioia di Inside up.  Noi Frati Minori Conventuali di S. Bernardino ad Amantea siamo sempre qui ad attenderti, ad ascoltare la tua vita ed aiutarti ad essere felice come S. Francesco d’Assisi. Ti possiamo aiutare a far luce nella tua vita, schiarendo la tua cecità con la luce di Cristo.
Questo è il nostro piccolo e grande aiuto per te, caro giovane di Calabria.


fr. Rocco Predoti 

lunedì 19 ottobre 2015

Oggi sarà richiesta la tua vita...

La mia vita dove deve andare, che strada prendere?
Quanto è forte questa domanda che spesso ci facciamo e quante volte rispondiamo con una risposta banale: fare ciò che mi piace.
Diciamo questo perchè pensiamo che la vita è mia e ne faccio quello che dico io... e stop.
Accumulo amicizie, soldi, esperienze che devo fare a tutti i costi. esattamente come l'uomo di cui parla Gesù nel Vangelo di oggi. Accumula tante cose per poter star in pace.
Aveva tutto quell'uomo ma non aveva la sua vita. Le nostre notti sfrecciano sulle strade, si srotolano in una disco, passano in un happy-hour ma... facciamo fatica a trovare la nostra vita.
Gesù offre quella possibilità di fare di tutte queste cose una vita realizzata, metterle in ordine non solo a te stesso, a soddisfare i tuoi capricci ma a costruire una vita che non sia in solitaria.
Fare della propria vita un dono, così come Gesù, fa si che non ci si lasci andare alla tristezza della solitudine, fà si che togliamo quelle cuffiette ed iniziamo ad ascoltare il mondo intero.
Francesco d'Assisi si era scocciato delle solite cose, delle smanie di avere e di avere solo per sè. La vita è un dono e Lui ha voluto cogliere ogni singolo istante per vivere felice. Francesco con la sua vocazione ha realizzato il suo progetto di felicità.
fr. Rocco Predoti

domenica 11 ottobre 2015

Caro giovane... vuoi farti frate???

Caro Giovane,
capita di giungere ad un punto della vita che ti chiedi: “ma io cosa devo fare per essere felice”?
Magari hai avuto tante esperienze di successo, di amore, di allegria però senti che ancora qualcosa ti manca. Forse sei anche un bravo cristiano però andare a messa la domenica e rispettare alcune regole senti che non ti basta. Magari cerchi qualcosa di più per la tua vita, qualcosa che sia autentico. Già, spesso tante situazioni ci deludono, come la laurea che hai faticato a raggiungere e poi scopri che non viene accolta dal mondo come tu vorresti, oppure quella persona della quale ti fidavi e poi hai capito che in fondo non meritava tutta la tua fiducia. Tutto ciò ti fa cercare qualcosa di più valido per la tua vita, qualcosa per la quale valga la pena scommettere la tua stessa vita.
Sei come il giovane Francesco che iniziava ad essere deluso dalle soddisfazioni che la ricca Assisi gli regalava: era diventato cavaliere ma non gli bastava, ricco e non ne era contento, amori e ne era deluso, perciò girava e cercava, cercava e girava.
Finchè non ha incontrato Gesù a S. Damiano, nella piena debolezza di una Chiesetta debole, nella fragilità di un crocifisso di legno fragile.
Da quel momento il giovane Francesco ha iniziato ad inseguire la felicità per la sua vita chiamato da Gesù, attirato dalla sua tenerezza.
La tenerezza di Gesù ancora si manifesta nel gruppo “S. Damiano”, un gruppo pensato per giovani dai 17 ai 30 anni, per rivivere la stessa esperienza del giovane Francesco qui in Calabria. Una piccola S. Damiano è pronta ad accoglierti nel tuo ricercare la vocazione che dia senso alla tua vita.
A pochi mesi dalla Giornata mondiale della gioventù a Cracovia, questo gruppo vuole essere un cammino vocazionale verso questo evento, per dire al mondo che la vocazione francescana è giovane.
Il “Gruppo S. Damiano” inizia il suo cammino ad Amantea il 17/18 ottobre. Gli altri incontri saranno: 14/15 novembre; 6-8 dicembre ad Assisi; 20/21 febbraio; 12/13 marzo; 16/17 aprile; 30 aprile pellegrinaggio; 18/19 giugno esperienza poveri; 8/13 agosto ad Assisi.
Se vuoi incontrare i frati francescani e far parte del gruppo vocazionale puoi venir a trovarci al Convento S. Bernardino ad Amantea (CS) oppure contattarci al 0982/424379; email: francescanicalabria@gmail.com.
Se vuoi… !!!

Fr. Rocco Predoti


lunedì 5 ottobre 2015

La vita che seduce...

Credimi amore, il sole arde solo, per chi si sa scaldare, lasciati andare....

La frase più forte del testo, La vita che seduce dei Nomadi; ed è vero, che il sole arde per chi si sa scaldare. Tanti sono i soli che ardono nella nostra vita, ma il sole dell'amore è quello che tanto più arde quanto più ti sai scaldare.
Sabato scorso ho avuto la gioia di stare accanto a sei giovani frati che si sono lasciati scaldare dal sole dell'Amore di Dio. fr. Andrea, fr. Roberto, fr. Andrea, fr. Simone, fr. Antonio, fr. Andrea.
Già!!! sei giovani  accesi dall'amore di Dio che si lasciano andare ad un "Si" senza fine, fino alla morte. Belle e forti queste parole che risuonano nella Basilica di Sant'Antonio di Padova per ben sei volte..."prometto di vivere la Regola di San Francesco...fino alla morte".
Sei giovani del Nordi Italia che, nelle righe delle loro giornate di giovani come tanti, hanno saputo leggere gli appunti che Dio stava prendendo su di loro per una vocazione a seguirlo nella vita francescana. Non hanno mancato a dire di si al progetto d'amore di Dio e lasciarsi andare ad un cammino che li ha portati a viaggiare, incontrare luoghi, persone e volti. Volti che li hanno formati ad essere dei frati dal cuore forte e libero, volti che sono stati manifestazione del Volto di Cristo. Come Francesco d'Assisi che nel volto dei lebbrosi aveva scoperto il volto di Gesù anche loro si sono lasciati amare da questi volti.
Ora hanno aderito per tutta la vita con la professione solenne dei voti alla forma di vita proposta da San Francesco. Adesso come un fuoco d'artificio scoppiano per tutto il mondo per portare l'annuncio dell'amore misericordioso del Padre, essere messaggeri di letizia è la loro missione principale come una lampada che, consumandosi illuminano il mondo di gioia infinita.
E tu??? puoi dire il tuo "Si" alla proposta di Dio come questi sei giovani???
Se vuoi, contattaci al 0982/424379 oppure su: francescanicalabria@gmail.com

sabato 26 settembre 2015

Noi siamo Giovani verso Assisi... e tu???

Appuntamento che ritorna, annualmente e puntuale nel primo ponte invernale, ad Assisi. Il “Giovani verso Assisi”, organizzato dai Frati Minori Conventuali vede riunirsi giovani da tutta Italia attorno alla Tomba del Poverello di Assisi, nella splendida cornice delle Basiliche di Assisi.
L’evento quest’anno, dal 29 ottobre al 2 Novembre raggiunge la 36° edizione, ed ha come tema: “ancoràti alla speranza”. Attorno a questo tema ruoteranno riflessioni, testimonianze, incontri, momenti di preghiera e festa.
Si, perché ritrovarsi annualmente ad Assisi è sempre una festa, sostare per la prima volta dopo l’inizio del lavoro e dell’università è un’ottima occasione per ricaricare le batterie e quale energizzante è più adatto se non Francesco d’Assisi.
Convocati da Francesco ci si ritrova per mettersi in ascolto della Parola ed accogliere l’invito a riparare la “sua” casa partendo dalle nostre case, dalle nostre vite, troppo spesso derubate dalla speranza. Perciò si è pensato di porre all’attenzione di quest’anno la speranza che, i nostri giovani, rischiano di vivere sempre meno in una realtà che soffoca la speranza in una vita riuscita e felice. Occorre riprogrammare il nostro navigatore sulla meta della nostra vita: la felicità in Gesù Cristo e Francesco d’Assisi ci offre un buon itinerario ma non può mancare la speranza altrimenti restiamo appiedati.
Questo raduno, che negli anni ottanta offrì lo spunto a Giovanni Paolo II ad inventare le Giornate mondiali della Gioventù, si presenta come una proposta sempre nuova; nuova rispetto al ritmo solito e solitario della vita, nuova perché il Vangelo è sempre proposta nuova, nuova per chi per la prima volta avvicina la spiritualità francescana.
Ogni regione si organizza per convergere verso Assisi per questo appuntamento ed anche dalla Calabria, noi frati minori conventuali ci stiamo preparando per proporre quest’esperienza ai giovani calabresi ed andare insieme “verso Assisi”.
Da Amantea, dove c’è il centro di Pastorale giovanile e vocazionale dei frati minori conventuali di Calabria ci si sta muovendo ad intessere la trama dell’organizzazione tra tutti i giovani che dalla Calabria desiderano vivere questo momento di gioia francescana ad Assisi.
La Partenza dalla Calabria sarà Giovedì mattina 29 Ottobre e rientreremo il 2 Novembre nel pomeriggio. Programma ad Assisi:
 - 29 Ottobre, 21:00 Veglia di accoglienza;
- 30 Ottobre, Mattino: Incontri francescani / Pomeriggio: Attività in gruppo / 21:00 Celebrazione eucaristica;
- 31 Ottobre, Mattino: Catechesi a 2voci / Pomeriggio: Laboratori di speranza / 19:15: Liturgia Penitenziale;
- 1 Novembre, Mattino: Testimonianze / Pomeriggio: Momenti personali / 17:00 Celebrazione conclusiva / 21:00 Serata di festa.
- 2 Novembre, partenza e momento d’incontro per la Calabria.
Chi desidera partecipare all’evento può contattare i frati minori conventuali di Calabria scrivendo a: francescanicalabria@gmail.com oppure visitare la pagina facebook: vocazione francescana calabria.
Puoi chiamarci a: Convento S. Bernardino - Amantea 0982/424379


Fr. Rocco Predoti ofm conv

venerdì 25 settembre 2015

Vuoi diventare frate francescano??? Preparati ad essere allegro

"Voi frati mi piacete, perchè siete sempre allegri..."
Bella questa... la gente nota questo tono di allegria e giocondità che connota noi frati. Se siamo gioiosi non è solo perchè i frati sono buontemponi e bonaccioni ma perchè c'è qualcosa che va più a fondo.
La gioia è una cosa seria. è vero!!! non si è gioiosi perchè spensierati ma perchè la vita la si prende sul serio.
Si può essere persone serie e gioiose? Con Gesù tra i piedi si... quando è Gesù a chiamare ad una vita di sequela e di annuncio del suo Vangelo non si può non essere gioiosi.
Francesco stesso obbliga, noi frati dicendo: si guardino a non mostrarsi tristi all'esterno e oscuri in faccia come gli ipocriti, ma si mostrino lieti nel Signore e giocondi e garbatamente amabili. (Regola non bollata, 7).
Ecco perchè i frati siamo sempre allegri ed esserlo è un serio cammino di impegno queotidiano, anche quando la luna è storta, innanzi a Gesù, la mattina ci si impegna a raddrizzare la luna affinchè si porti per il mondo la gioia del Vangelo. D'altronde il Vangelo è Buona notizia, bella notizia, notizia di gioia. Basta coi musi lunghi, con le facce seriose quando si ascolta il Vangelo. Dopo la Messa dovremmo uscire a fare chiasso nelle sterade, il chiasso che sveglia le città, il chiasso della gioia del Vangelo e che Francesco ha fatto diventare una regola per sè e per i suoi frati...
Vuoi diventare frate francescano??? Preparati ad essere allegro allora, a vivere la vita con la certezza che dopo ogni dolore c'è la gioia, dopo ogni croce c'è la resurrezione.
Vuoi diventare frate francescano??? Ti aspetta una vita segnata dalla gioia, dall'amore e dall'essere amato.

fr. Rocco Predoti
Puoi contattarci a: francescanicalabria@gmail.com 0982/424379


giovedì 24 settembre 2015

Perchè la vocazione francescana va di moda???

La vocazione francescana va di moda!!!
e già!, me lo sento dire da tanti. La forma di vita assunta da Francesco ancora oggi va di moda ed attira tanta gente al Vangelo.
La finestra aperta dal giovane di Assisi ancora continua a mandare aria fresca nella Chiesa e nel mondo e la vocazione francescana non sembra avvertire crisi vocazionale.
Forse perchè San Francesco è un santo che ha sempre amato l'autenticità e la genuinità nel vivere il Vangelo, ed esso è quella buona notizia che ancora oggi si scaglia contro quel grigiore delle nostre città ormai avvolte da un eterno ritorno nitzchiano.
Cos'è l'eterno ritorno nitzchiano? Un eterno girare e rigirare, perdere tempo dietro le solite attività per quali, a volte, spendiamo una vita. Studio, esami, sabato sera, shopping, saloni, vacanze e via si riparte, shopping in centro, disco, pub, studio, esami fino a ritrovarsi con ben poco in mano ed una vita consumata.
Il Vangelo offre di più, entra fin nelle viscere della tua vita e prende, il giovane invecchiato che sei e ti fa ridiventare persona nuova. Gesù Cristo ti tende la mano senza mai stancarsi.
Francesco diventa questa mano tesa a tutti, lui che continua oggi a cantare la bellezza del Vangelo in mezzo al grigio ed al brutto della vita, anzi prende il brutto delle povertà e lo fa diventare il bello dell'Amore.
In mezzo a tanta bruttura che ci circonda, che a volte copriamo coi luccichini stile mediaset trendy, Francesco ancora oggi ci invita a cantare la Bellezza, a prendere i pennelli della nostra vita ed iniziare a dipingere con ottimismo le tele delle nostre giornate.
perciò lasciamo che Francesco ci dica: "Il mio l'ho fatto, il vostro ve lo insegni Cristo"

fr. Rocco Predoti ofm conv

martedì 22 settembre 2015

Rispondere alla chiamata: "Eccomi!"

Eccomi!!!
Rispondere ad una proposta che giunge dall'interno del cuore di Cristo: "Seguimi".
Eccomi è sinonimo di esserci, non un "si" con tanti giri di parole ma un dire: ci sono qui per ciò che mi chiedi, qualunque cosa tu mi chieda, o Signore, io ci sono, eccomi!
Una risposta d'Amore ad una proposta d'amore. Questa è la risposta ad una vocazione. Camminare giorno dopo giorno ripetendosi: Eccomi!
Domenica 20 ho avuto la gioia immensa di essere ordinato diacono ad Amantea. Bello sentirsi chiamati innanzi al popolo dal Vescovo che dice: "scegliamo questo nostro fratello per l'ordine del diaconato" ed io che rispondo "Eccomi!".
Un eccomi ed un esserci giorno dopo giorno, come la goccia lenta che scende dal torchio e riempie di buon mosto la botte.
Non risposte avventate ed affrettate ma piccole decisioni giorno dopo giorno, pezzi di un cammino, pietre di una strada in salita, con diffcoltà e tornanti che sembra si torni indietro.
La vocazione è questa, piccole risposte giorno dopo giorno, come insegna San Francesco d'Assisi che ha fatto del suo essere misero e piccolo la risposta più grande che potesse dare: Io sono piccolo e misero ma...eccomi!
Caro Giovane, non lasciarti impaurire dal tuo essere "piccolo et misero", se Gesù chiama, basta che tu dica: ci sono, eccomi.
Noi frati francescani ti possiamo dare una mano per ascoltare meglio la chiamata del Signore sulla scia di San Francesco d'Assisi.
Puoi chiamarmi al 0982/424379 - Convento S. Bernardino, Amantea (CS)
oppure scrivermi a  a: francescanicalabria@gmail.com.

fr. Rocco Predoti 

martedì 8 settembre 2015

Tu vieni e seguimi....

Ma tu, tu vieni e seguimi.... canta così la famosa canzone vocazionale!!!
Mi torna in mente, oggi nella festa della Natività di Maria. Già perchè in ogni nascita c'è una vocazione, una meta ed un obiettivo da raggiungere, una vita da realizzare.
Dal convento di Amantea si ascolta il mare, dopo tanti mesi torna ad essere mosso, le sue onde raccontano che l'estate è finita, la spiaggia non è il posto delle nostre giornate ed i lidi tirano gli attrezzi perciò sono terminate le notti sul lungomare ed a scoprire nuovi amori sulle spiaggie deserte.
Settembre è così, sospesi tra l'estate finita e l'inverno da iniziare... ed una vocazione da capire ed approfondire.
Questa mattina nella lettura del breviario tratta da Genesi c'era una domanda: "Uomo dove sei?". Domanda secca e senza spiegazioni: dove sei? Dio chiede ad Adamo ma a tutti noi... sei nato ma ora dove sei?
Come rispondere a questa domanda? Dove mi trovo? Dove è il mio cuore e la mia testa? dove passo le mie giornate? su facebook? un pò tempo sprecato direi... su sky?? idem... dove è il tuo affetto, la tua passione per la vita? Dove è, cara/o giovane il tuo amore?
un bel questionario per sedersi in veranda e contemplare il cielo e l'aria che iniziano a cambiare colore e sapore, cedendo il passo al fresco di settembre.
E perchè no, interrogarsi e chiedersi... dove è il senso della mia vita???

fr. Rocco Predoti
francescanicalabria@gmail.com

lunedì 31 agosto 2015

Orientamento vocazionale...per ricominciare

Orientarsi in mezzo a tante vie, può essere difficile come non avere alcuna via da prendere.
A te giovane, che ti ritrovi a fine vacanza a dire: adesso??? finite le spiaggie, le notti insonni, i mojito, la movida.. cosa fare??
Caita di sentirsi come in alto mare senza sapere dove andare... "andata senza ritorno" ma verso dove??
Ecco, serve una bussola per dare una rotta ed un senso alla nostra vita, così come è capitato a Francesco d'Assisi. Tra le sue feste e vacanze e mille cose da fare aveva perso la rotta, allora il Vangelo è diventato la sua bussola.
Ebbene si, doppiaV.. Vacanze e Vangelo diventano consequienziali; il vangelo diventa risposta alla domande che sergono appena terminata l'estate esi riprende il ritmo della vita.
Un ritmo pieno esigiamo dalla vita, così come Francesco ha cercato il massimo dalla vita, anche tu sei in ricerca vocazionale, ricercando il senso della tua vita perchè possa essere sempre più bella e significativa.
Noi frati siamo pronti ad offrirti una bussola, un indirizzo alla tua vita perchè tu possa puntare sempre in alto.
Se sei in ricerca di un senso profondo alla tua vita, se sei in ricerca della Bellezza per la tua vita puoi contare sull'aiuto dei frati francescani in Calabria che sapremo offrirti aiutati dall'esempio di frate Francesco d'Assisi nella splendida e sobria cornice del Convento di Amantea...
puoi chiamare frate Rocco Predoti al 0982/424379 oppure scrivici: francescanicalabria@gmail.com.

Il Signore ti dia pace
fr. Rocco Predoti

sabato 29 agosto 2015

Senza paura, la risposta al senzo della vita...



Eccomi !!!! 
questa risposta hanno dato i 7 giovani ieri mattina quando venivano chiamati dal Ministro Provinciale dei frati.
Caro giovane che sei in ricerca della tua vita, ti posso raccontare come hanno risposto ieri questi 7 ragazzi alla loro ricerca: Eccomi!.
Un ECCOMI deciso, fermo, un atto di volontà. Non un semplice: Ah?? dici a me?? non so... ora vedo... Ma hanno risposto alla chiamata vocazionale, si sono buttati dentro un cammino di sequela che li cambia (in meglio!) e si sono buttati con tutta la loro vita.
Sette giovani tra i quali fr. Diego Canino, giovane di Catanzaro, hanno emesso la professione dei voti temporanei nella Basilica di Sant'Antonio a Padova.
La Professione dei voti temporanea è la conclusione dell'anno della prova o noviziato, un anno durante il quale si sperimenta più da vicino la chiamata vocazionale alla vita francescana, vivendo più intimamente con Dio e con i fratelli di cammino dentro una comunità di frati che accoglie e guida.
Al termine di questo anno si risponde di "SI" a questa chiamata, si mette a disposizione di Dio la propria vita con la consacrazione all'interno della famiglia fondata da S. Francesco d'Assisi.
Dopo aver imparato ad ascoltare Dio nella quiete, nel silenzio, distaccandosi dai vecchi ritimi che mettono solo confusione si affidano alla nuova fraternità affinchè la loro chiamata inizi a portare i primi frutti.
A te, caro giovane in ricerca di un senso alla tua vita, di un ritmo che picchiato sui tasti della tua vita produca una bellissima melodia, il consiglio di lasciarti interrogare dalla voce di Gesù che chiama ed ama. Questi giovani non sono stati delusi da Cristo che li ha chiamati perchè Cristo dona tutto e non toglie nulla. Non avere paura e lasciati chiamare da Gesù!!!
Noi frati siamo qui per incontrarti ed ascoltarti:

fr. Rocco Predoti - francescanicalabria@gmail.com


giovedì 20 agosto 2015

Farsi francescano per Amore...amare x amare

"L'Amore è sufficiente per se stesso, , piace per se stesso ed in ragione di sè. E' a se stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sé."
Una piccola gemma ci viene regalata da S. Bernardo nei suoi "Discorsi sul Cantico dei cantici".
Tante volte si sente dire: "voglio farmi frate!!! voglio diventare frate!!! Mi sento chiamato!!!
Ma piace fare un'altra domanda: "Sei disposto ad innamorarti perdutamente di Gesù Cristo? Sei disposto a lasciarti amare senza alcun vantaggio? Sei disposto a voler camminare con le tue imperfezioni piuttosto che ambire alla perfezione? Sei disposto ad amare per amare soltanto per il piacere di amare e lasciarti amare da Dio?
Questa è la vocazione: la chiamata ad essere amati dal Padre che nulla ritira di quanto ha promesso: "avrete cento volte tanto e la vita eterna".
Allora, pensi che Gesù ti stia chiamando a seguirlo? Chiediti se sei disposto a lasciarti amare, senza pretendere da te la perfezione, ma Gesù ti ama e chiama da imperfetto; ti chiama perchè ti ama imperfetto cosi come sei.
Se vuoi metterti in ascolto di questo amore, della voce di Gesù che ti ama e ti chiama, puoi fare un'esperienza nello spirito di S. Francesco d'Assisi con noi frati a S. Bernardino ad Amantea (CS).
Siamo qui per accoglierti e farti vivere con noi alcuni momenti di preghiera, riflessione e conoscenza della vita francescana in questo luogo segnato dalla presenza dei primi frati mandati da S. Francesco in Calabria.
 Se vuoi!!! Puoi chiamarci e venire a trovarci per parlare e pregare insieme nella semplicità e letizia francescana.
fr. Rocco Predoti: 0982/424379 - e.mail: francescanicalabria@gmail.com.
facebook: vocazione francescana calabria




giovedì 13 agosto 2015

Solo l'Amore crea... quando l'assassinio di un frate diventa vita

"Solo l'Amore crea"; frase  di S. Massimiliano Kolbe che come motivo onnipresente ritorna spesso nella mente.
Frase bistrattata al punto che viene dimenticata, come le espressioni importanti ma ovvie. Eppure nella morte del Lager, l'Amore ha creato la vita ed il martirio. Due termini opposti ma i Cristo diventano sinonimi, il martirio è vita.
Bando ai storicismi, soffermiamoci un momento a pensare: dato che il nazismo non c'è più, come posso imitare S. Massimiliano Kolbe? Come posso essere uno spassionato amante di Cristo nel mio mondo?
Anche nel nostro mondo, l'amore crea, dove c'è solitudine l'amore crea, dove c'è depressione l'amore crea, dove c'è imperfezione l'amore crea, dove c'è distruzione (come a Rossano) l'amore crea, dove c'è ingiustizia l'amore crea, dove c'è rassegnazione l'amore crea, dove c'è ndrangheta l'amore crea, dove c'è sfiducia l'amore crea, dove c'è ecclesiasticismo l'amore crea, dove c'è disoccupazione l'amore crea, dove c'è rancore l'amore crea, dove manca la speranza l'amore crea.
Il nostro mondo è bisognoso di nuovi martiri, la nostra Europa, l'Italia, la nostra Calabria ha bisogno di nuovi martiri. Non di ecclesiastici che si assurgono a paradigmi di perfezione morale poveri di misericordia ma di uomini e donne disposti a creare la novità di Cristo in mezzo alla morte.
Questo era Kolbe, non un innalzatore di statuette dell'Immacolata ma un uomo capace di realizzare in sè quanto Cristo ha realizzato con la Pasqua: dalla Morte nasce la vita.
Nella nostra Calabria martoriata dalla ndrangheta e dalla rassegnazione, l'amore può creare spiragli di vita nuova.
Solo l'Amore crea!!!
fr. Rocco Predoti

domenica 2 agosto 2015

Perdono d'Assisi, proposta di tenerezza.

Perdonare con Misericordia... la condizione che emerge da questa festa francescana, dal ripetersi annuale del desiderio di S. Francesco di mandarci tutti in Paradiso.
Perchè il paradiso è la condizione di sublime gioia per ogni uomo, la condizione di stare stretti nell'abbraccio del Padre che non sta lì ad attendere ma viene verso di noi, anzi corre.
Dio Padre non sta con le mani in mano, il nostro peccato lo scuote, lo rende inquieto (strano a dirsi)... perchè ci ama. Allora viene incontro a noi. Gesù Cristo è il volto del Padre che corre incontro a noi, in Gesù la vicinanza con Dio si fa intimità. perciò con Gesù non ci può essere condanna ma solo amore... amore misericordioso, amore tenero, amore viscerale, cioè che non rende tranquilli.
Frate francesco ha capito e vissuto questo amore intimo e dolce e non ha voluto tenerlo per sè, lo ha annunciato, raccontato, urlato al mondo.
La festa del Perdono ci immette dentro questo vortice d'amore, come Francesco sulla Verna ci proietta lì, sulla Croce a cogliere l'Amore donato da Cristo per mezzo della Riconciliazione.
Già, la Confessione è riconciliazione, totale iniziativa di Dio a voler far pace; Dio Padre che dice. "vieni, gusta della croce, assaggia il gusto della pace tra me e te".
Nella confessione non c'è giudizio, rimprovero o pettegolezzo; c'è riconciliazione, pace tra noi e Dio Padre. Nella confessione c'è l'abbraccio tra il Padre e noi, figli nel Figlio Gesù.
Accogliamo questo dono che Francesco ha voluto spargere a piene mani, visitiamo una chiesa parrocchiale che ci unisce alla chiesetta della porziuncola, accostiamoci alla Confessione per gustare la Misericordia tenera del Padre e recitiamo un Pater, Ave e Gloria per essere vicini a Papa Francesco. Queste le condizioni gratuite per l'Indulgenza del Perdono d'Assisi, questo il nostro Si alla proposta misericordiosa di Frate Francesco.
Ad Amantea, nella cornice del Chiostro, ieri sera 1 Agosto abbiamo vissuto questo momento di grazia e di festa. Commuovente vedere tanta gente accostarsi alla confessione nel posto dove vengono accolti i giovani della Calabria che iniziano un discernimento vocazionale alla vita francescana. Ognuno, in questo chiostro si ritrova ad accogliere l'invito di frate Francesco: "riponi la tua fiducia in Cristo".




fr. Rocco Predoti

mercoledì 15 luglio 2015

Festival francescano ad Amantea, ricordi di una giornata d'armonia

Cantiamo la misericordia del Signore”, questo il titolo del festival francescano che domenica 21 giugno 2015 si è tenuto nella cornice del convento di S. Bernardino ad Amantea.
Ospite d’onore è stato Don Giosy Cento, famoso compositore di canzoni religiose.
I cori che hanno animato la giornata sono stati: Coro “Nova vox aurea di Castrovillari; “Scola cantorumdella Parrocchia S. Francesco da Paola,  di Catanzaro; Coro “Canto nella gioia” di S. Eufemia d’aspromonte.
La giornata di festa è iniziata alle 10:00 con l’accoglienza dei partecipanti e la preghiera iniziale, seguita dalla testimonianza di Don Giosy Cento alternata da diverse sue canzoni. Ha aiutato tutti i presenti a riflettere sul dono della vocazione, su come il canto e la musica ci aiutano ad avvicinarci a Dio.
Sempre nella mattinata l’atmosfera si è tinta delle sfumature francescane grazie al contributo dei diversi cori che hanno eseguito brani francescani.
Nel pomeriggio Don Giosy ha continuato a cantare per noi ed a parlarci della misericordia di Dio verso tutti noi.
Alle ore 17:30 il culmine della giornata è stato raggiunto nella Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Celestino, rendendo grazie a Dio per il dono della musica animando la messa con il contributo di tutte le corali.
Sull’esempio di S. Francesco d’Assisi che non tralasciava mai di “laudare Iddio” con il canto, ci diamo appuntamento al prossimo anno per una giornata di lode e gioia.


lunedì 13 luglio 2015

Giovani verso Assisi 2015 - "ancoràti alla speranza

"Ancoràti alla Speranza" è il titolo del prossimo Convegno "Giovani verso Assisi 2015". Evento che si svolgerà alla Basilica di S. Francesco ad Assisi dal 29 ottobre al 2 novembre 2015.
Chiamati ad incontrarci con i giovani di tutta Italia attorno a S. Francesco anche dalla Calabria partiremo per vivere questi cinque giorni all'insegna della speranza.
"Non dobbiamo lasciarci rubare la speranza" è il motto di Papa Francesco che ci ritorna spesso in mente. Ma a noi giovani calabresi da tante parti la speranza ci viene sottratta e tanti si fanno ladri della speranza. Ma Gesù ci ridona la speranza, alla sua croce ancoriamo la nostra speranza, sicuri che Lui è l'unico che ci ha promesso felicità e mantiene la promessa.
S. Francesco sarà per noi un esempio valido, un ragazzo che si è fidato della felicità promessa da Gesù e dal momento che ha detto "Si" ha legato la sua speranza a Cristo.
Andando ad Assisi vogliamo dire "No" ai tanti venditori di false speranze, venditori di speranze pagate a caro prezzo, a prezzo della libertà.
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che ci promettono felicità di scarso valore;
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che tengono in riscatto un territorio intero;
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che ci impediscono di avere speranza di farsi una famiglia, di avere un lavoro, di essere liberamente felici.
Alla scuola di Francesco possiamo rafforzare la nostra speranza in Cristo...
Noi parteciperemo a questo incontro e tu? forse Gesù sta chiamando anche te ad unirti a noi.
In attesa dell'uscita del programma definitivo puoi contattarci a: francescanicalabria@gmail.com
oppure chiama a: fr. Rocco Predoti. Convento "S. Bernardino" - 0982/424379.

Il Signore ti dia pace!
fr. Rocco Predoti

martedì 7 luglio 2015

Storia di una vocazione... fr. Daniele si racconta

Ciao a tutti mi chiamo fra Daniele, ho 29 anni e vengo da Prato. E’ sempre difficile parlare della propria storia ma è anche emozionante perché sei chiamato a ricordare, a fare memoria di tante cose che mi portano al rendimento di grazie al Signore. Sì, perché come San Francesco scrive nel Testamento << il Signore mi dette, il Signore mi donò …>> anch’io non posso che ammettere che questa non è solo la mia storia ma la storia che Dio ha fatto con me. Diciamo subito che come molti altri non avrei mai pensato di farmi frate!

Dopo le superiori, nel 2005, avevo intrapreso gli studi in Giurisprudenza a Firenze, con l’intenzione di realizzarmi nell’ambito delle professioni legali, non immaginando mai che il buon Dio invece avesse da propormi la professione religiosa !Tutto è cominciato nel lontano 2004 quando con la mia famiglia ci trasferimmo dai miei nonni; ma non fu solo un cambiamento di casa: il buon Dio mi cambiò la vita! Da quel periodo, infatti, grazie soprattutto ad alcune nuove amicizie, con l’aiuto del Signore si risolsero alcune tensioni che mi portavo dagli anni dell’adolescenza. Anzi. Tante situazioni cominciarono a mutare in modo inaspettato nella mia vita e in senso molto positivo. Ricordo molto bene come, sebbene avessi smesso di frequentare la Chiesa dopo la Cresima, mi sia sentito portato ad attribuire al Signore tutto questo; e da ciò è nato un grande senso di gratitudine verso di Lui per quello che aveva fatto per me. Ed è con questo senso di riconoscenza e gratitudine che arriva il punto decisivo di questa storia: il Luglio del 2007 quando, all’interno di un campo estivo con i bambini della mia Parrocchia in cui ero presente come aiuto animatore, avvertii per la prima volta una sensazione particolare, alcuni pensieri “strani” che mi accompagnarono per tutti quei giorni e che mi portarono a rivolgere al mio parroco la classica domanda: "Don, scusa, come si fa a capire se uno ha la vocazione?”. Glielo chiesi molto ingenuamente come se si potesse rispondere a questa domanda con una battuta. Con lui entrai dunque in discernimento vocazionale, per comprendere se ciò che stavo cominciando a percepire fosse una qualche “chiamata particolare”. Ma il Signore, che ha un cammino per ciascuno, neppure un mese dopo mi portò ad Assisi dove conobbi per la prima volta i Frati Minori Conventuali, nell’ambito di un campo estivo per giovani organizzato dal Centro di Pastorale giovanile e vocazionale presso il Sacro Convento. Ironia del Signore: a Prato erano presenti sia i Frati Minori sia i Frati Minori Cappuccini ma non i Conventuali! 



L’incontro mi colpì molto e lasciò nel mio cuore una nuova, ulteriore inquietudine che mi spinse a conoscere i frati in Toscana per verificare se la mia fosse stata una vocazione al sacerdozio o alla vita religiosa. Nel 2008 decisi così, d’accordo con il mio parroco di terminare il mio discernimento in diocesi e di proseguirlo con i frati. Al termine del mio percorso universitario insieme ai frati prendemmo la decisione di fare il gran passo: un mese dopo la laurea nel 2010, entrai in Postulato a Osimo, presso il Santuario di San Giuseppe da Copertino. Nel 2012 assieme ai miei fratelli di Postulato ho iniziato l’anno di Noviziato presso il Sacro Convento di Assisi al termine del quale abbiamo emesso la nostra professione religiosa, consacrando la nostra vita alla sequela del Signore Gesù Cristo nella via tracciata da San Francesco. In questi anni il Signore mi ha donato la grazia di vivere vicino a lui; attraverso la formazione e la preghiera Francesco ha voluto aprirmi alcuni segreti del suo cuore: un cuore di “madre”, di fratello, un cuore di riconciliazione, di fede e di misericordia, bruciante d’amore e passione per Dio e per i fratelli, desideroso in ogni momento di discernere la volontà del Padre celeste. Oggi sono al secondo anno di studi in Filosofia e Teologia e che dire? Guardandomi indietro posso davvero vedere e cantare la Misericordia del Signore nella mia vita. Sempre dal Lui mi sono sentito guidato, accompagnato, amato, accettato anche quando io mi scoraggiavo e sempre più mi scoprivo infedele e peccatore. Tutto è stato dono su dono fino al grande dono della professione religiosa. Non posso fare altro che ringrazialo e chiederGli la grazia che la mia vita possa essere un grande “grazie”, facendo di essa un dono a Lui e ai fratelli.

E con le parole del serafico Padre Francesco: “Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Iddio, che sei il sommo bene, tutto il bene, ogni bene, che solo sei buono, fa che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione, e tutti i beni. Fiat. Fiat. Amen”.

lunedì 6 luglio 2015

In cammino verso Cracovia... occhi che chiamano

Questi occhi hanno guardato Francesco, oggi guardano te, giovane di Calabria.
Questo Crocifisso insieme con l'immagine della Madonna di Loreto sta percorrendo le strade della Calabria per incontrare i giovani della Calabria verso la GMG 2016 di Cracovia.
Questi occhi hanno guardato S. Francesco, lo hanno amato e lo hanno  chiamato. Oggi possono chiamare anche te a realizzare la tua vita come una bellissima risposta d'amore. Anche tu sei chiamato perchè anche tu sei amato. Ognuno di noi vive dentro una Chiesa ferita ed ognuno riceve la chiamata a riparare la Chiesa offrendo la propria piccola e semplice parte.
Venerdì 9 Luglio alle 17:00 il Crocifisso sarà nella comunità di Rizziconi dove i frati di Calabra animeranno una veglia di preghiera insieme con i ragazzi della Gi.fra.
Lasciati incontrare, guardare ed amare per dare una svolta decisiva alla tua vita.

sabato 27 giugno 2015

Se Dio sta chiamando Te???

Se Dio sta chiamando proprio te, seduto davanti a questo schermo???
Magari puoi dire, ma che c'entro io? Non ho le carte in regola, non sono fatto per la vita dei frati o suore o del prete.
Eppure Dio potrebbe chiamarti ad una vocazione specifica.
Ad Assisi presso la Basilica di S. Francesco è in programma una Settimana di orientamento vocazionale alla vita dal 17 al 22 Agosto.
Ovviamente l'incontro è per femmine e maschi !
La settimana ha un sapore particolare perchè ti viene data la possibilità di trascorrere questo tempo nei luoghi di S. Francesco a pochi metri dalla sua tomba, nel posto dove vissero i primi frati francescani.
Una settimana di spiritualità e conoscenza della voce di Dio che parla soltanto per la tua Gioia!
Accanto a te ci saranno frati e suore pronti ad ascoltarti e camminare insieme con te,
In questi giorni da sfondo farà l'icona dei discepoli di Emmaus (Lc 25, 23-35) dove è il Maestro a mettersi in cammino con i discepoli increduli e zoppicanti.
Insomma, una gran bella proposta !!!
Se hai dai 18 ai 28 anni questi giorni sono pensati proprio per te, specialmente se stai cercando una bussola per la tua vita! Mettiti in cammino con frate Francesco d'Assisi.
Qui puoi dare un'occhiata al programma...



Programma


Lunedì 17 agosto
Dalle 15.00 arrivi e sistemazione.
17.30:       Ci presentiamo.
18.30:       Preghiera dei Vespri.
19.30:       Cena.
21.00:       Introduzione all’esperienza.

Martedì 18 agosto: “Incontri casuali”
08,00:       Lodi.
08,30:       Pellegrinaggio alla Rocca maggiore e alla piazza del Comune.
11,30:       Celebrazione Eucaristica.
13,00:       Pranzo.
15.30:       Riflessione per distinti gruppi.
17.00:       Silenzio e riflessione personale.
18.30:       Vespri con condivisione.
19.30:       Cena.
21.30:       Cineforum a tema.

Mercoledì 19 agosto: Tra sogni e realtà…
08.00:       Lodi.
08.30:       Pellegrinaggio a Spoleto.
11.30:       Celebrazione Eucaristica.
13.00:       Pranzo al sacco.
15.30:       Riflessione per distinti gruppi.
17.00:       Silenzio e riflessione personale.
18.30:       Vespri e condivisione.
19.30:       Cena e poi ritorno ad Assisi.

Giovedì 20 agosto: “Spiegò le Scritture…”
08.00:       Lodi
08.30:       Pellegrinaggio a S. Maria degli Angeli.
11.30:       Santa Messa dalle suore di Susa.
13.00:       Pranzo dalle suore di Susa.
15.30:       Riflessione per distinti gruppi.
17.00:       Silenzio e riflessione personale.
18.30:       Vespri e condivisione.
19.30:       Cena.
20.30:       Preghiera presso la tomba di S. Francesco.

Venerdì 21 agosto: “Entrò per rimanere…”

08.00:       Pellegrinaggio all’Eremo delle Carceri.
Lodi e a seguire momento di silenzio.
10.00:  Liturgia penitenziale.
13.00:  Pranzo.
15.30:  Riflessione per distinti gruppi.
17.00:   Silenzio e riflessione personale.
18.30:   Santa Messa con Vespri.
19.30:   Cena.
20.30:   Cammino vocazionale di san Francesco attraverso gli affreschi della Basilica Sup.
22.00:   Compieta con esposizione del Santissimo Sacramento. 

Sabato 22 agosto: “partirono senza indugio”

09.00:   Santa Messa a S. Maria Maggiore.
10.30:   Tempo personale.
12.00:   Momento di condivisione
tra animatori (frati e suore).
12.45:   Pranzo con i frati del Sacro Convento
a seguire poi saluti e partenze…

Per partecipare puoi scrivere a: fr. Rocco Predoti: francescanicalabria@gmail.com oppure ci trovi su facebook: vocazione francescana. 
Puoi chiamare al Convento "S. Bernardino" ad Amantea: 0982/424379

fr. Rocco Predoti



venerdì 26 giugno 2015

La gioia dei frati di ritrovarsi insieme... il Capitolo

Ieri sera si è concluso ad Amantea il Capitolo dei frati minori conventuali di Calabria.
Ma, che cos’è il Capitolo dei frati?
Il Capitolo è l’appuntamento che i frati francescani si danno periodicamente per raccontarsi l’un l’altro l’esperienza che fanno di Dio, le attività di annuncio del Vangelo e la loro vita fraterna.
Leggiamo il racconto della prima volta che i frati si ritrovarono dopo esser stati mandati due a due da frate Francesco: “san Francesco, desideroso di rivedere i suoi frati, pregò il Signore che si degnasse nella sua misericordia di riunirli presto. E tosto, si ritrovarono insieme e resero grazie a Dio. Prendendo il cibo insieme manifestano calorosamente la loro gioia nel rivedere il loro pastore.”
Ogni volta che i primi frati si incontravano “era una vera esplosione di gioia ed affetto spirituale. Ed erano casti abbracci, delicati sentimenti, dolci colloqui, parlare cortese.” (Vita prima di S. Francesco).
Anche oggi i frati continuano nel capitolo che può essere: Capitolo generale, si ritrovano i ministri provinciali di tutto il mondo; Capitolo provinciale, si ritrovano i frati di una provincia; Capitolo conventuali, si ritrovano i frati di un convento.
Nel Mese di Aprile e Giugno noi frati minori conventuali di Calabria ci siamo ritrovati ad Amantea per confrontarci sulla vita e programmare il cammino futuro da fare, ascoltando la voce dello Spirito.
Giorni pieni di gioia per aver rivisto frati dopo molto tempo, giorno intensi per poter fare discernimento su quale testimonianza dare in Calabria in questo tempo.
In questi giorno sono stati eletti i guardiani dei conventi in Calabria:
fr. Giorgio Tassone, guardiano del convento di Palmi;
fr. Paolo Sergi, guardiano del convento di Castrovillari;
fr. Nicola Coppoletta, guardiano del convento di Catanzaro;
fr. Ilario Scali, guardiano del convento di Catanzaro Lido;
fr. Francesco Celestino, guardiano del convento di Amantea;
Una bella scelta che abbiamo fatto è stata quella di far si che la Basilica dell’Immacolata di Catanzaro diventi un centro d’irradiazione della spiritualità mariana con lo stile di San Massimiliano Kolbe, santo delle scelte profetiche del nostro secolo.

Vi chiediamo di pregare per tutti noi affinchè possiamo portare nella Calabria la carezza di Dio con la nostra semplice ed efficace presenza.






fr. Rocco Predoti

martedì 16 giugno 2015

Promessa di gioia...prima Promessa Gi.fra di Catanzaro Lido


L’11 giugno 2015 presso la parrocchia Sacro Cuore in località Casciolino quattordici giovani appartenenti alla nuova fraternità di Catanzaro Lido ed ormai quasi tutti da un anno ‘’ammessi’’ alla Gioventù Francescana hanno realizzato il tanto atteso passo successivo attraverso il loro ‘’eccomi’’ pronunciato di fronte all’altare in presenza del celebrante,il sacerdote Pio e di un certo numero di fedeli recatisi li per assistere ed accompagnare con la preghiera questi ragazzi nell’importante rito,nell’importante scelta della ‘’promessa’’. Ecco i nomi dei giovani: Emilio Davì,Giuseppe Ieppariello,Miriam Scerbo,Rachele Sestito,Claudia Moltisanti,Silvia Mercurio,Marianna Greco,Caterina Zagari,Emanuele Rotundo,Giacinto Vellutini,Mimmy Squillaci,Rita Corsi,Francesco Corsi,Natalina Russo,Antonella Minniti,Martino Michela,il primo dei quali ha effettuato il rinnovo della promessa mentre gli ultimi due sono entrati a far parte a tutti gli effetti della fraternità attraverso il rito della conferma. Un giorno di sole,non soltanto perché all’esterno la luce era intensa ma anche perchè quello che brillava negli occhi e nel cuore pareva essere la premessa di quel si, magari non  vissuto precedentemente con consapevolezza ma che nel momento della chiamata ognuno di noi ha sentito intensamente,partendo dalle fasi di preparazione nelle quali ognuno ha fatto la sua parte, messo un po di se,facendo sentire la sua presenza e contribuendo a rendere ancora più solida quell’unità fraterna verso la quale protendiamo e del quale la promessa rappresenta solo un punto di partenza..ed il momento tanto atteso è finalmente arrivato,la scelta delle letture,la preparazione dell’offertorio,ed eccoci li, seduti tutti su due bancate ad attendere il richiamo,ma prima il sacerdote durante l’omelia ci ricorda la necessità di avere coraggio,di aprirci alla consapevolezza della nostra fragilità ma allo stesso tempo alla forza insita nella nostra fede,cosi da riuscire a superare le nostre paure,cosi da non aver timore di metterci in gioco..e si,lo stiamo facendo,ci stiamo mettendo in gioco,a piccoli passi,nelle difficoltà di ogni giorno ma consapevoli di esserci gli uni per gli altri.  Ed ecco che i nomi scorrono ad uno ad uno sotto la voce della presidente regionale Donatella e noi consapevoli della nostra responsabilità non manchiamo all’appuntamento ma disponendoci in fila davanti all’altare esprimiamo la nostra promessa,sottomettendoci a quel disegno d’amore in Cristo sulle orme di San Francesco e riconoscendoci come comunità di fede che ha “l’Eucarestia come centro,il Vangelo come guida,la Chiesa come Madre,i poveri e gli ultimi come fratelli”. Tanti sorrisi,qualche lacrima di gioia ma alla fine ce l’abbiamo fatta,ritorniamo ai nostri posti con in mano la nostra eredità e cioè ‘’il vangelo’’ed attendiamo la conclusione della celebrazione con il cuore ricolmo. Dopo qualche fotografia e qualche abbraccio la festa continua nella saletta accanto con un momento divertente  regalatoci dai nostri animatori gifrini Emilio e Giuseppe che con i loro video hanno pensato di rendere omaggio alla fraternità locale ed anche alla regionale descrivendo per cosi dire le peculiarità divertenti di ogni fratello e facendoci sentire parte integrante di qualcosa di veramente meraviglioso ed anche l’animatore fraterno OFS Alessandro non è stato da meno sfoderando la sua vena poetica in rima citando tutti i membri appartenenti alla fraternità; non dimentichiamoci infine la presenza di alcuni fratelli provenienti dalle fraternità di Bisignano e Castrovillari venuti ad assistere al nostro momento,che prosegue tra parole canzoni e buoni sapori non mancando il dolce ed il salato e chiudendo in bellezza tramite una torta dalla forma particolare,quel  tau segno di redenzione e della nostra appartenenza alla magnifica realtà della Gioventù Francescana.. ed è cosi che è andata la nostra “Promessa”,questa parola può significare tutto come può non significare niente,quello che conta è il senso profondo della scelta libera che volontariamente oggi ognuno di questi giovani ha compiuto con l’intenzione di impegnarsi,di rendersi parte attiva di qualcosa di più grande,qualcosa che in fin dei conti si rispecchia nel concetto stesso di “fraternità”. Vedere ogni fratello come un “dono” di Dio imparando a propria volta a donarsi gratuitamente..e siamo qui,a vivere un momento di gioia,ad inebriarci con il profumo dell’eternità ed allo stesso tempo con l’odore di quella terra,simbolo di umiltà sulla quale i piedi del nostro Serafico Padre hanno ricalcato le orme di Gesù,e cosi anche noi vogliamo metterci alla sua sequela e com’è scritto nel Vangelo “non portare nulla per il viaggio” nutrendoci del vero pane che è in grado di saziarci ed abbeverandoci alla vera fonte che è in grado di dissetarci.

                                                                                                                   
     Emanuele Rotundo