Mi presento, sono fr. Rocco Predoti, ho 27
anni e provengo da Cittanova in provincia di Reggio Calabria, tuttora sono in
formazione nel convento “Franciscanum” ad Assisi dove ho fatto la professione
dei voti lo scorso Settembre.
Spesso continuo a chiedermi: Perché ho fatto
la professione dei voti? una domanda che non guarda ad una scelta fatta in un
momento ma che si proietta verso il futuro; forse rende meglio cosi: perché
scelgo ogni giorno di vivere la vita dei frati secondo lo stile di Frate
Francesco?
Più cerco le risposte e più comprendo come la
scelta non sia io a farla, quanto Colui che sceglie, io semmai accetto di farmi
scegliere.
Così, mi son sempre chiesto perché ha scelto
me, perché tra tanti e numerosi giovani ha voluto proprio a me fare la sua
Proposta d’ Amore.
Guardandomi non posso dire che Dio chiama e
sceglie e più bravi e valorosi ma ama e
basta ed ho potuto sentire il suo sguardo posarsi sulla mia vita, uno sguardo
di innamorato, di quelli che bruciano a sentirli addosso e ti fanno bruciare
dentro.
Si, l’Amore non lascia impassibili ne freddi,
l’Amore provoca e fa reagire e Dio quando ama si fa sentire, in particolar modo
quando chiama a vivere con Lui.
L’ho sentito avvicinarsi nella mia vita,
proprio nel momento in cui, come i discepoli di Emmaus, me ne tornavo deluso,
alla mia vita e lì si è fatto mio compagno di cammino, giovane in cammino ed in ricerca di una
verità che avesse il valore della mia vita.
Ricercavo il senso più alto della mia vita,
più che qualcosa, qualcuno a cui potermi dare in modo totale, un ideale di
quelli per i quali daresti tutto di te, che non tramontano o deludono e quindi
avevo il mio studio, il mio amore.
Così Cristo mi si è fatto compagno di vita, lo
ha fatto con una sua Parola, piccola ma gigante: “ trovato il tesoro nel campo
vendette tutto per comprare quel campo”.
Ed è così che, insieme ai miei cari amici
della parrocchia “S. Girolamo”, veniamo ad Assisi diretti all’Agorà di Loreto
nel 2007 e qui, Cristo si è fatto più vicino, facendomi intravedere un modo per
comprare il suo campo: La scelta di Francesco.
Ritornavano in quei mesi un tam tam di
pensieri perché dinanzi alla proposta di Dio non si può restare impassibili o
fare i conti: dinanzi all’Amore non si fanno conti.
Un solo conto ho fatto: mi sono affidato alla
direzione del mio padre spirituale e così ho fatto qualche esperienza di vita
fraterna.
In quella vita Cristo mi si è fatto sempre più
vicino, così vicino da innamorarmi di Lui e lo dico, anche se può apparire
un’assurdità ma vivendo in fraternità mi sono innamorato sempre più di Lui.
Non posso non parlare di Amore quando parlo
della mia storia vocazionale, perché amandomi Dio mi ha chiamato ed amandolo ho
risposto; con la sola differenza che il suo Amore è infinito e forte mentre il
mio è debole quanto debole può essere un uomo ma è questo che più mi da gioia
perché l’Amore di Dio nulla esige se non permetterlo di amarmi.
Nel suo Amore ho trovato il mio tesoro, quanto di più bello possa
esserci e per averlo ho venduto tutto ciò che di bello avevo, non perché fosse
brutto ma perché Dio è Bellezza, una Bellezza per la quale Francesco ha
eseguito quanto Dio gli rivelava lasciandosi affascinare da questo passo del
vangelo: «Se
vuoi essere perfetto, va’ e vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e
avrai un tesoro nel cielo; e vieni e seguimi
». Ho
lasciato gli affetti per seguire l’Amore, per lasciarmi andare nel buio del
mistero sorretto dalla fiducia in dio che cadrò tra le sue mani; quest’esempio mi
ha fatto il mio parroco prima di partire per il convento. Lasciarmi andare
all’Amore di Dio libero e leggero come Francesco per le vie d’Assisi anch’io
per le vie di quell’angolo di Calabria dove la libertà è un grande desiderio ed
il cammino troppo spesso è appesantito da troppi pesi che non impediscono a me e tanti giovani di
sognare un presente ed un futuro migliori per tutti.
Ho lasciato la mia terra per seguire
questo progetto di Dio che mi ha portato sin qui a vivere ad Assisi e qui
formarmi per poi ritornare tra la mia gente, con la quale ho vissuto e
condiviso la mia storia ed in questa storia Dio è sceso per incontrarmi e
chiamarmi a seguirlo.
La novità della mia vita sta nel fatto
che Dio non mi ha deluso nelle sue promesse mettendomi dinanzi agli occhi molte
più cose di quante ne abbia potuto lasciare per seguirlo, perché è vero che
“Cristo non toglie nulla ma dona tutto”, diciamo che sto ben comprendendo la
sfida di una chiamata all’Amore eterno in mondo dove tutto attorno sembra
durare il tempo di un soffio. E’ un continuo andare contro corrente, me ne
rendo conto, ma seguire Cristo secondo lo stile fraterno di S. Francesco non mi
permette mai di essere da solo perché avere accanto dei fratelli mi porta a
crescere sempre più e cogliere l’Amore di Dio per mezzo dei tanti piccoli gesti
quotidiani che mi fanno sentire sempre amato.
Non mi stancherò mai di vivere
dell’Amore di Dio, Lui che ha preso la mia vita e la sta trasformando e come
frate Francesco posso dire: “Il Signore mi diede”.
Il Signore da e non mi fa mai restare
nel buio della notte, mai sconfitto dalla vita, ma mi da la capacità di
testimoniarlo secondo le mie possibilità e raccontarlo alle tante persone che
incontro, ai tanti sguardi che incontro e vedo assetati di Dio, in particolare
i giovani, usati da tutti e da tutti dimenticati, assetati di verità.
A loro posso raccontare la mia Verità: ho trovato
l’Amore, nella bellezza della mia terra, della mia storia: Tu sei Bellezza.
fr.
Rocco Predoti
Senza Parole...
RispondiEliminaLontani sono i giorni trascorsi insieme cara montagna.....
RispondiEliminacari Anonimi, vi invito ad iscrivervi. I giorni lontani possono sempre tornare vicini, l'affetto non si concede mai alla lontananza, e le parole devono cedere il passo ai fatti....
RispondiEliminaCaro Fr.Rocco, l'affetto non svanisce... Anche se i fatti non lo dimostrano!! La vita è mutevole!!! Ma quello che conta che è vivo nella mente un forte ricordo di una persona a me molto cara!!!
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