giovedì 19 aprile 2012

La Vocazione Francescana ha il Volto Giovane.





La settimana di Pasqua, la settimana dello stupore contemplativo del sepolcro vuoto, la settimana fondata sull’alba del giorno nuovo ha visto, ad Assisi, l’alba del giorno nuovo per il francescanesimo europeo.
Radunati attorno alla tomba di Frate Francesco, 300 giovani Frati Minori Conventuali provenienti dalle diverse case formative sparse in Europa, accompagnati dai nostri formatori, ministri provinciali ed il Ministro Generale fr. marco tasca, abbiamo vissuto una settimana insieme per riflettere sul nostro carisma francescano e per poter approfondire la consapevolezza che siamo noi “il Volto giovane del francescanesimo” europeo.
Si è vissuto un clima di festa ed armonia sin dal mometo dell’arrivo di tutti incontrandosi davanti la basilica, non era la scena dolcificata di un film ma un insieme concreto e reale di sentimenti gioiosi di fratelli che si corrono incontro abbracciandosi dopo tanto tempo che non ci si vedeva, ma amore fraterno.
Questo dimostra che l’Amore fraterno ancora è possibile e questo sperimentato nel ritorno alla casa paterna, così definita da tanti dato l’eco ridondane: “finalmente a casa”.
Non mi dilungo a ripetere le cifre dell’evento ma racconto la qualità della gioia che ci ha animati.
Si vedevano scene di gioia autentica, avvertendo nel fratello che stava acanto e che si rivedeva dopo tanto tempo oppure che non si era ancora conosciuto, pur di un’altra lingua e cultura l’appartenenza alla stessa famiglia e la condivisione dello stesso ideale.
particolare è stata la gioia mia e dei miei compagni con i quali ho trascorso l’anno di Noviziato ad Assisi quando ci siamo riabbracciati dopo il tempo trascorso dal giorno della Professione dei voti il quale sembrava non fosse mai trascorso ma anzi la lontananza aveva accresciuto in noi il desiderio di rivederci.
Ovvio lo scambio di esperienze di questo tempo di formazione ma durante la settimana ogni momento era opportuno per ritornare a star insieme rivivendo la gioia dei tempi del Noviziato, perché questo tempo lega in maniera particolare noi frati, e noi nonostante le differenze culturali ci eravamo lasciati come un gruppo compatto e tali ci siamo ritrovati.
Ma lo sguardo non può limitarsi solo alla gioia di rivedere i compagni di Noviziato ma tanti sono stati i frati conosciuti provenienti da Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Inghilterra, Germania, Francia e con loro condividere la propria esperienza di vita e nemmeno le difficoltà legate alla differenza di lingue ci hanno impedito di vivere momenti di fraternità.
Insieme abbiamo pregato sulla Tomba di Frate Francesco, insieme abbiamo mangiato e vissuto momenti di festa, ci siamo confrontati sui fondamenti del nostro ideale ed insieme abbiamo attraversato Assisi  per andare a rivedere i luoghi delle nostre radici passando per S. Damiano e Rivotorto dove nel Tugurio la Fraternità itinerante ebbe la sua prima dimora per poi cedere il posto ad un asino ed al suo padrone.
Tanta era la meraviglia e la gioia negli occhi della gente nel vedere questo volto giovane del Francescanesimo e della Chiesa, un volto capace di dare speranza e ricordare che la Chiesa non è qualcosa che “puzza di vecchio” ma “profuma della novità giovanile”, la novità del Vangelo di Cristo risorto che giovani ancora oggi sono disposti a vivere ed annunciare secondo lo stile di Frate Francesco.

fr. Rocco Predoti

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