Facendo una domanda su cos’è il postulato, ad essa si può rispondere in
tanti modi, ma io preferisco dare una definizione personale, frutto della mia
esperienza di vita: il postulato è un cammino che noi giovani dai 18 anni in su
facciamo per capire se la vita dei Frati Minori Conventuali è la nostra strada
oppure no, insomma è un percorso molto bello.
Tale cammino si svolge in un convento adatto a tale scopo, per noi
giovani del sud italia si trova a Benevento, dove ci formiamo alla vita
francescana, conosciamo il Signore con un quotidiano contatto con lui,
conosciamo la vita di S. Francesco d’Assisi ed il suo carisma e conosciamo
meglio noi stessi oltre che nella preghiera e meditazione anche nelle relazioni
con i formatori ed i fratelli.
La nostra giornata è principalmente basata sulla vita fraterna
strutturata nelle diverse modalità: vi è il tempo della preghiera, dello studio, della formazione sia
con il Rettore Fr. Antonino Carillo che con altri formatori che ci aiutano sui
diversi ambiti della vita consacrata.
Il postulato è la prima tappa di un bellissimo cammino di discernimento
della volontà nostra e di Dio e dura 2 anni al termine dei quali vi è l’ingresso
in noviziato, questi 2 anni sono da base per la struttura delle tappe
successive.
Io sono un giovane di 21 anni proveniente da Catanzaro Lido in Calabria ed
ho scelto di entrare in Postulato dopo aver fatto cinque anni del seminario
minore, durante i quali, aiutato dai miei superiori ho capito che non era quella la mia vita ma
quella di San Francesco, anche perché la mia vocazione è nata all’interno della
mia parrocchia dove ci sono i Frati Minori Conventuali ed importante per me è
stata la presenza di fr. Francesco Celestino che ha curato sempre la mia
vocazione anche quando ero al seminario, e così dopo cinque anni ho scelto di
far esperienza di vita con i frati nei conventi della calabria, in questo modo
ho avuto chiara quale strada Dio mi indicava per poterlo seguire.
La mia testimonianza è di dire che questa vita che ho scelto è molto
bella perché ti fa star bene sia con te che con Gesù vivendo sempre a contatto
con lui e condividendo la vita dei frati che mi affascina sempre di più.
Ai ragazzi e alle ragazze che cercano la vocazione dico di capire se il
signore li chiama veramente oppure no, perché a volte le personesi scoraggiano
e lasciano oppure capiscono che questa non è la loro strada da seguire. Pensateci
sempre su questa domanda “il signore mi chiama veramente oppure no???”
Eugenio Cimino
Buon cammino, Eugenio, sulla strada meravigliosa e misteriosa della vocazione! Con un po' di esperienza di questa strada, ti seguo con la mia preghiera! Testimoniamo l'amore che ci ha chiamato!
RispondiEliminaio sono un ragazzo di 12 anni e vorrei sapere se a questa eta dopo aver fatto le medie si possa andare nei conventi e stare con i frati a vedere come si vive senza fare le superiori . Ecco volevo solo sapere questo perche Dio mi sta chiamando a seguirlo ed io vorrei sapere se dopo le medie si possa andare nei conventi a praticare la vita dei frati
RispondiEliminaCON AFFETTO ,SERGIO PS.RISPONDETEMI PER FAVORE , PACE E BENE A TUTTI !!! +
Carissimo, alla tua età è un pò presto ed è molto importante stare insieme con i genitori, come Gesù obbedire a mamma e papà e come faceva San Francesco da ragazzo. Magari dopo le scuole superiori puoi scegliere di entrare in Convento. Il Signore ti dia pace.
RispondiEliminaSalve, sono un ragazzo di 30 anni, toscano. Da moltissimi anni ho il desiderio di conoscere la vita francescana. Dalla vita di un frate francescano ne sono sempre stato affascinato, già da quando ero piccolo. Crescendo questo mio fascino è cambiato ed ed diventato "amore". Amo la spiritualità, non potrei vivere senza di lei. Sento una voce dentro di me che mi porta sempre più vicino a Dio. Ho avuto diversi incontri con un fratello, che mi a aperto ancora di più gli occhi. Vorrei confrontarmi con un'altro fratello, per sapere cosa devo fare. Vi ringrazio anticipatamente. Michele.
RispondiEliminaNon posso che esprimere il mio rammarico per quello che leggo. Non si potrà mai discernere abbastanza la volontà di Dio. Forse l’autore non ha letto le parole di Salomone che si chiedeva «Chi può conoscere il volere di Dio?» Discernere va benissimo, ma in modo equilibrato senza peregrinare da un convento all’altro per anni prima che l’anno della prova abbia inizio!
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