Ma siamo come quel bambino che
aveva 5 pani e 2 pesci. Erano quasi nulla per la folla che circondava Gesù.
Eppure Gesù non chiama un ristorante o manda tutti gli apostoli a comprare
quintali di pane. Gesù sceglie quel bambino che ha poco. Tutti lo avevano
scartato ma non Gesù. Lui si accorge della grandezza che si nascondeva in quel
poco pane e lo riempie di valore.
Il curriculum vale poco, hai poca
esperienza, nessuno ha bisogno di te ed al massimo ti faranno sapere se servi.
Non interessa chi sei, se sei felice, allegro, deluso, esuberante, se fingi o
meno. Interessa che hai poco valore. Purtroppo la vita vale poco tante volte,
troppe volte. Un mondo che gira velocemente come una giostra alla quale ti
aggrappi solo se hai appigli che hanno spessore. È un mondo che ha fame di
gente che conta, di gente che possa dare tanto, eccessivamente troppo.
Quando siamo tristi che pensiamo
che la nostra vita vale poco, quando anni di impegno sui libri sono scartati
per una graduatoria ingiusta o perché “mancano requisiti”, quando le nostre
notti insonni per amore di qualcuno sono liquidate come tempo perso, quando il
nostro amore è ritenuto poco perché l’altro/a cerca qualcos’altro. Allora ciò
che pensiamo sia poco, Gesù lo prende tra le sue mani. Prende le nostre tristezze,
delusioni, amarezze.
Coraggio, mettiamo i nostri 5
pani e 2 pesci nelle sue mani. Serve coraggio ma con Gesù si può osare.
Riempiamo le sue mani del nostro poco e Lui riempirà la nostra vita di grandi
cose.
Possiamo buttarci con il parapendio della fiducia verso gli orizzonti della vita ed osare come fece s. Francesco che così consigliava ai suoi frati: «Carissimi rallegratevi nel Signore; non vi rattristi il fatto di essere così pochi; non vi spaventi la mia e vostra semplicità.»
fr.
Rocco Predoti
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