Il termine Attesa ed il corrispettivo verbo già iniziano a risuonare attorno a noi mentre ci si prepara ad iniziare la prossima domenica il periodo liturgico che ci ricorda di essere in una continua proiezione verso Colui che attendiamo, il Cristo che verrà per giudicarci con un giudizio di misericordia.
Un giudizio di misericordia, fa pensare all'assoluta novità del giudicare di Dio, la misericordia, un metro che esce da ogni sistema giuridico umano dove la base del diritto è la giustizia.
La Giustizia d'Amore, oserei dire, dove a ciascuno di noi è riservata la parte dell'amato dinanzi al quale l'Amore si rivela come Misericordia, si rivela come perdono; ecco il senso profondo dell'attesa dell'Avvento dove è riduttivo pensare tale tempo come una semplice preparazione al Natale, ma il periodo dell'Attesa.
Attendere quindi, è una esigenza dell'Amore, non un semplice aspettare dove la presenza del lento presente può arrecare noia o impazienza ma attesa, proiezione della gioia che il prossimo incontro ci porta.
Si aspetta l'autobus, l'inizio delle lezioni, una graduatoria, un risultato d'esame, ma si attende l'innamorata con un mazzo di rose in mano, magari sotto l'acqua, magari a far figure da cretino ma il presente non pesa perchè la gioia di incontrarla, di un solo sguardo, di una sola parola vale molto di più dell'attesa.
Che bellezza attendere, ha un gusto unico, ti mette in bocca il sapore di ciò che non si ha, ma come se già lo avessi, attendere ti fa comprendere il valore che dai a ciò che aspetti.
Purtroppo l'Attesa di Cristo è ormai stata relegata tra due poli deleteri: l'indifferenza, considerandola lontana e la fobia di chi vede scenari apocalittici prossimi ad abbattersi sulla terra.
Ma l'Amore non è apocalittico nè lontano, esso è vicino e dolce, ha l'aspetto di uno sguardo, la sensazione di un abbraccio, il desiderio di un incontro. Attendere di incontrare Colui che dona la sua vita per me solo perchè mi ama, quale desiderio più alto e nobile.
Riprendiamoci il gusto di attendere, di attendere a cose molto alte e nobili come l'Amore, riprendiamo a considerare l'Amore nella sua lentezza di ritmi attendendo, uscendo un pò dalla frenesia che ormai ci toglie il bello dell'attesa e ci rende snervanti quando dobbiamo aspettare, un autobus, un treno, o persino 2 secondi per un download. Riprendiamoci il gusto di attendere, per scoprire di essere ricchi di ciò che la natura ci dona ma sopratutto delle persone che ci stanno attorno.
Riscopriamo l'attesa dei fidanzati, l'attesa del matrimonio, l'attesa del figlio, riscopriamo l'attesa per riscoprirci esseri animati dall'Amore, per riscoprire la nostra viva umanità, riscopriamo l'Attesa preludio all'Amore. Riscopriamo l'Amore.
fr. Rocco Predoti
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