giovedì 3 novembre 2011

E Adesso... Andate a due a due x il mondo....


“Quale gioia star con te Gesù, vivo e vicino…..”, queste parole riecheggiavano ancora tra le mura vuote della Basilica Superiore di San Francesco dopo che i Giovani erano ripartiti.

Circa mille giovani da tutt’Italia son stati qui riuniti attorno a Francesco per il 32° Convegno Giovani verso Assisi. Mille volti, mille storie, mille strade percorse sin qui, un pellegrinaggio compiuto in contemporanea con quello di Benedetto XVI e i capi religiosi alla ricerca della verità.

Sono convinto che anche i nostri Giovani son venuti qui alla ricerca della verità, venuti da realtà dove si spaccia tutto per verità ma nulla riesce ad esprimerla; verità che sembrano avvolgere tutto ma poi svaniscono cm la nebbia che in queste fredde mattinate accoglieva i giovani nascondendo la realtà vera delle cose circostanti e solo più tardi si scioglieva rivelando le bellezze del paesaggio umbro.

La nostra cara società ci coccola e ci promette tante cose scintillanti, belle e attraenti ma spesso si legge nel volto di noi giovani la continua ricerca del verso senso delle cose, la ricerca di cose che durano, affetti saldi, amori infinti e assoluti.

Li ho visti cercare questo, la verità della loro vita, come Francesco, marciare contro tendenza, ascoltare il messaggio proveniente da uomini di Chiesa, uomini che parlavano di Dio.

Li ho visti stare in silenzio innanzi all’assurdo, innanzi all’Eucarestia, stare contro tendenza, ascoltare la voce del silenzio.

Li ho visti piangere, smuovere il loro intimo, pensare contro tendenza, ascoltando le profondità dei loro cuori.

Questo è Francesco, questa è la bellezza dell’essere cristiani, dell’essere giovani cristiani. Giovani che ridono, che piangono, che ballano, che si tengono per mano, che si emozionano, che si innamorano, che sperano, che credono in un domani più bello, un domani costruito da loro.

Ho avuto la bellissima gioia di poter stare con i giovani della mia regione, i giovani della Calabria.

Veramente ragazzi controtendenza che osano sperare in una terra dove la speranza le sembra non appartenere più, dove spesso dall’esterno si guarda con un occhio di disprezzo a volte di pietismo, dall’interno invece con commiserazione e rassegnazione.

Loro no, non avevano il volto grigio dei rassegnati, ma la luce di chi spera, di chi ama la propria terra e crede e vuole che ogni giorno sia migliore del giorno precedente. Giovani che amano Francesco perché con le cose semplici seppe cambiare il mondo.

Vi confido che io credo nei nostri giovani, credo che sapranno rendere più bella la nostra Calabria che già è bella…

Ora è rimasta un Assisi vuota, Assisi che al mattino quando la nebbia si scioglie non rivela più i loro colori allegri, le loro risate, i loro volti gioiosi. Hanno lasciato un vuoto perchè hanno saputo riempire questa piccola cittadina...

Auguro a tutti voi, miei cari giovani o compagni, di poter sempre essere annunciatori di Gioia, testimoni della Bellezza che sorge nei vostri cuori e di poter sempre gridare…. In eterno canterò Allelujà, tu sei fedeltà Signor, Tu eterna novità.

Fr. Rocco

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