Francesco parte. Essere in perenne partenza è il modo
semplice di vivere di frate Francesco. Non riesce a star fermo, non riesce a
vivere sulla poltrona di casa sua, non riesce a non dire a tutti che Gesù gli
sta cambiando la vita, che sta vivendo immerso dentro l’Amore infinito.
Soprattutto Francesco non vuole fare tutto ciò da solo, non
vuole agire di testa sua. Dio vive intimamente con lui e lui vive intimamente
insieme con i suoi frati.
I più intimi amici ora sono diventati i suoi fratelli, anzi
i suoi frati. Si sentono amati e chiamati e non vogliono andare per il mondo ad
annunziare il Vangelo senza approvazione del Papa.
Allora Francesco và, a Roma dal “Segnor papa” a chiedere il
permesso di vivere il Vangelo con una semplice regola che consisteva di questi
versetti del Vangelo: “Se vuoi essere perfetto, và, vendi tutto quello che
hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e poi vieni e seguimi; Se
qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi
segua; Se qualcuno vuol venire a me e non mi ama più del padre, della madre,
della moglie e dei figli e dei suoi fratelli e anche della sua vita stessa non
può essere mio discepolo; Chiunque avrà lasciato il padre, la madre, i
fratelli, le sorelle, la moglie, i figli, le case, i campi per amore mio,
riceverà il centuplo e possederà la vita eterna”. Dinanzi a queste semplici
parole che costituiscono il cuore della vita francescana il papa concesse il
suo permesso di andare per il mondo e la sua benedizione.
La semplicità di Francesco e la profondità della vita che
vogliono vivere stupisce il papa e i suoi cardinali nell’affresco di Giotto,
dove il piccolo Francesco si fa grande nel complesso dell’affresco.
La vita di Francesco stupisce la Chiesa intera ancora oggi e
le parole del Vangelo oggi sembrano gridare al mondo che seguire Cristo è
garanzia di felicità. Se vuoi essere felice, Francesco conosce il segreto della
felicità.
fr. Rocco Predoti
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