Essere sostegno per i deboli
Francesco si lascia trasformare da Gesù. Il Vangelo che
ascolta lo sta modellando pian piano ora che è libero da tutto e da tutti. Così
veste un nuovo abito a forma di croce, cinto di una corda, per dimostrare che
vuole agire come Cristo Crocifisso, cioè regalando la sua vita a tutta l’umanità.
Sente di volersi donare a tutti. Altri amici suoi, per primo fu Bernardo,
vedono il suo cambiamento e la sua felicità ed allora vogliono stare con lui:
sono i primi frati che si aggiungono a Francesco. Il Signore non lo lascia da
solo ma gli dà dei fratelli con i quali vivere felicemente insieme. La gioia è
una grande cosa da condividere. La gioia che Cristo ci dà può sorreggere la
Chiesa e darci forza a seguirlo nella sua volontà. Così Giotto descrive il
sogno di Innocenzo III che vide il piccolo Francesco sorreggere con le spalle
la Chiesa che stava cadendo.
Anche se siamo piccoli, se sembra che possiamo fare poco,
Gesù ha bisogno delle nostre spalle per sorreggere la Chiesa laddove sembra che
più stia cadendo: dove c’è ingiustizia, malavita, mancanza di libertà,
ignoranza, tristezza. In quei posti le nostre spalle possono essere un appoggio
sicuro per tante persone che stanno cadendo, esattamente come la Chiesa dell’affresco.
Diventare frati significa questo: dire a Gesù il proprio “eccomi”,
come Francesco, per essere sostegno per tanti che sono deboli.
fr. Rocco Predoti
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