Amicizia è: prender per mano l’altro ed andare lontano…
Mi veniva in mente questa frase pensando a questo valore alto e
nobile ma raro. L’immagine che mi ritornava era questo, di colui che prende per
mano l’amico e cammina con lui, lo aiuta, lo sostiene e lo incoraggia se la
strada si fa difficile.
Perché rifletto su questo valore, perchè è un pensiero che,
giorno dopo giorno mi ritorna in mente e in una vita fraterna mi si pone
dinanzi ogni qual volte che il rapporto fraterno ha il sapore dell’amicizia.
Amicizia, non ha la soltanto la sua radice etimologica nel
termine Amore, ma in esso nasce ed di
esso vive, non si è amici se non si ama e non si può amare senza essere amici, perciò
è necessario in modo assoluto vivere nell’amicizia la vita fraterna, seguire le
parole di Cristo: “Vi riconosceranno da come vi amerete”.
Francesco aveva intuito perfettamente questa dinamica, non
aveva svilito il termine “fratello” ma lo tingeva dei colori dell’amicizia sin
da fondersi in un amore materno quando, a Rivotorto ha tenuto compagnia di
notte ad un frate che non resisteva al morso della fame o quando baciava la
spalla del frate che era andato per elemosina o quando lasciava la sua tonaca a
qualche frate venuto da lontano e voleva un suo ricordo.
Questi esempi non bastano a descrivere l’intimo Amore con il
quale lui amava i suoi frati ed a imitazione di Cristo ha voluto essere loro
servitore e chiamandoli amici e non
servi.
L’amico ti ama e soffre se tu soffri e gioisce se tu
gioisci, non ti utilizza per il suo interesse e poi ti allontana, non gli sei d’ingombro,
in te non vede il suo tornaconto, non ti cerca e ti allontana a suo piacimento,
non si vergogna di te, non ti umilia, non ti tiene il muso senza motivo, tutto
perdona, tutto di te ama, ti accetta così come sei, ti abbraccia quando gli
manchi, ti comprende se sei triste, giustifica con gli altri i tuoi sbagli, ti
riprende a viso aperto.
Ho avuto la gioia nella mia vita di avere amici veri, ma
anche di aver conosciuto mercanti dell’amicizia che come le nuvole di marzo
vanno e vengono prendendo quanto di buono abbia potuto dar loro ma ciò che più
mi ha dato di sperimentare questo valore è stata la vita fraterna francescana
nella quale vivo quotidianamente questa nobil forma d’Amare.
fr. Rocco Predoti
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