mercoledì 15 luglio 2015

Festival francescano ad Amantea, ricordi di una giornata d'armonia

Cantiamo la misericordia del Signore”, questo il titolo del festival francescano che domenica 21 giugno 2015 si è tenuto nella cornice del convento di S. Bernardino ad Amantea.
Ospite d’onore è stato Don Giosy Cento, famoso compositore di canzoni religiose.
I cori che hanno animato la giornata sono stati: Coro “Nova vox aurea di Castrovillari; “Scola cantorumdella Parrocchia S. Francesco da Paola,  di Catanzaro; Coro “Canto nella gioia” di S. Eufemia d’aspromonte.
La giornata di festa è iniziata alle 10:00 con l’accoglienza dei partecipanti e la preghiera iniziale, seguita dalla testimonianza di Don Giosy Cento alternata da diverse sue canzoni. Ha aiutato tutti i presenti a riflettere sul dono della vocazione, su come il canto e la musica ci aiutano ad avvicinarci a Dio.
Sempre nella mattinata l’atmosfera si è tinta delle sfumature francescane grazie al contributo dei diversi cori che hanno eseguito brani francescani.
Nel pomeriggio Don Giosy ha continuato a cantare per noi ed a parlarci della misericordia di Dio verso tutti noi.
Alle ore 17:30 il culmine della giornata è stato raggiunto nella Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Celestino, rendendo grazie a Dio per il dono della musica animando la messa con il contributo di tutte le corali.
Sull’esempio di S. Francesco d’Assisi che non tralasciava mai di “laudare Iddio” con il canto, ci diamo appuntamento al prossimo anno per una giornata di lode e gioia.


lunedì 13 luglio 2015

Giovani verso Assisi 2015 - "ancoràti alla speranza

"Ancoràti alla Speranza" è il titolo del prossimo Convegno "Giovani verso Assisi 2015". Evento che si svolgerà alla Basilica di S. Francesco ad Assisi dal 29 ottobre al 2 novembre 2015.
Chiamati ad incontrarci con i giovani di tutta Italia attorno a S. Francesco anche dalla Calabria partiremo per vivere questi cinque giorni all'insegna della speranza.
"Non dobbiamo lasciarci rubare la speranza" è il motto di Papa Francesco che ci ritorna spesso in mente. Ma a noi giovani calabresi da tante parti la speranza ci viene sottratta e tanti si fanno ladri della speranza. Ma Gesù ci ridona la speranza, alla sua croce ancoriamo la nostra speranza, sicuri che Lui è l'unico che ci ha promesso felicità e mantiene la promessa.
S. Francesco sarà per noi un esempio valido, un ragazzo che si è fidato della felicità promessa da Gesù e dal momento che ha detto "Si" ha legato la sua speranza a Cristo.
Andando ad Assisi vogliamo dire "No" ai tanti venditori di false speranze, venditori di speranze pagate a caro prezzo, a prezzo della libertà.
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che ci promettono felicità di scarso valore;
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che tengono in riscatto un territorio intero;
Non possiamo più riporre la nostra speranza in uomini che ci impediscono di avere speranza di farsi una famiglia, di avere un lavoro, di essere liberamente felici.
Alla scuola di Francesco possiamo rafforzare la nostra speranza in Cristo...
Noi parteciperemo a questo incontro e tu? forse Gesù sta chiamando anche te ad unirti a noi.
In attesa dell'uscita del programma definitivo puoi contattarci a: francescanicalabria@gmail.com
oppure chiama a: fr. Rocco Predoti. Convento "S. Bernardino" - 0982/424379.

Il Signore ti dia pace!
fr. Rocco Predoti

martedì 7 luglio 2015

Storia di una vocazione... fr. Daniele si racconta

Ciao a tutti mi chiamo fra Daniele, ho 29 anni e vengo da Prato. E’ sempre difficile parlare della propria storia ma è anche emozionante perché sei chiamato a ricordare, a fare memoria di tante cose che mi portano al rendimento di grazie al Signore. Sì, perché come San Francesco scrive nel Testamento << il Signore mi dette, il Signore mi donò …>> anch’io non posso che ammettere che questa non è solo la mia storia ma la storia che Dio ha fatto con me. Diciamo subito che come molti altri non avrei mai pensato di farmi frate!

Dopo le superiori, nel 2005, avevo intrapreso gli studi in Giurisprudenza a Firenze, con l’intenzione di realizzarmi nell’ambito delle professioni legali, non immaginando mai che il buon Dio invece avesse da propormi la professione religiosa !Tutto è cominciato nel lontano 2004 quando con la mia famiglia ci trasferimmo dai miei nonni; ma non fu solo un cambiamento di casa: il buon Dio mi cambiò la vita! Da quel periodo, infatti, grazie soprattutto ad alcune nuove amicizie, con l’aiuto del Signore si risolsero alcune tensioni che mi portavo dagli anni dell’adolescenza. Anzi. Tante situazioni cominciarono a mutare in modo inaspettato nella mia vita e in senso molto positivo. Ricordo molto bene come, sebbene avessi smesso di frequentare la Chiesa dopo la Cresima, mi sia sentito portato ad attribuire al Signore tutto questo; e da ciò è nato un grande senso di gratitudine verso di Lui per quello che aveva fatto per me. Ed è con questo senso di riconoscenza e gratitudine che arriva il punto decisivo di questa storia: il Luglio del 2007 quando, all’interno di un campo estivo con i bambini della mia Parrocchia in cui ero presente come aiuto animatore, avvertii per la prima volta una sensazione particolare, alcuni pensieri “strani” che mi accompagnarono per tutti quei giorni e che mi portarono a rivolgere al mio parroco la classica domanda: "Don, scusa, come si fa a capire se uno ha la vocazione?”. Glielo chiesi molto ingenuamente come se si potesse rispondere a questa domanda con una battuta. Con lui entrai dunque in discernimento vocazionale, per comprendere se ciò che stavo cominciando a percepire fosse una qualche “chiamata particolare”. Ma il Signore, che ha un cammino per ciascuno, neppure un mese dopo mi portò ad Assisi dove conobbi per la prima volta i Frati Minori Conventuali, nell’ambito di un campo estivo per giovani organizzato dal Centro di Pastorale giovanile e vocazionale presso il Sacro Convento. Ironia del Signore: a Prato erano presenti sia i Frati Minori sia i Frati Minori Cappuccini ma non i Conventuali! 



L’incontro mi colpì molto e lasciò nel mio cuore una nuova, ulteriore inquietudine che mi spinse a conoscere i frati in Toscana per verificare se la mia fosse stata una vocazione al sacerdozio o alla vita religiosa. Nel 2008 decisi così, d’accordo con il mio parroco di terminare il mio discernimento in diocesi e di proseguirlo con i frati. Al termine del mio percorso universitario insieme ai frati prendemmo la decisione di fare il gran passo: un mese dopo la laurea nel 2010, entrai in Postulato a Osimo, presso il Santuario di San Giuseppe da Copertino. Nel 2012 assieme ai miei fratelli di Postulato ho iniziato l’anno di Noviziato presso il Sacro Convento di Assisi al termine del quale abbiamo emesso la nostra professione religiosa, consacrando la nostra vita alla sequela del Signore Gesù Cristo nella via tracciata da San Francesco. In questi anni il Signore mi ha donato la grazia di vivere vicino a lui; attraverso la formazione e la preghiera Francesco ha voluto aprirmi alcuni segreti del suo cuore: un cuore di “madre”, di fratello, un cuore di riconciliazione, di fede e di misericordia, bruciante d’amore e passione per Dio e per i fratelli, desideroso in ogni momento di discernere la volontà del Padre celeste. Oggi sono al secondo anno di studi in Filosofia e Teologia e che dire? Guardandomi indietro posso davvero vedere e cantare la Misericordia del Signore nella mia vita. Sempre dal Lui mi sono sentito guidato, accompagnato, amato, accettato anche quando io mi scoraggiavo e sempre più mi scoprivo infedele e peccatore. Tutto è stato dono su dono fino al grande dono della professione religiosa. Non posso fare altro che ringrazialo e chiederGli la grazia che la mia vita possa essere un grande “grazie”, facendo di essa un dono a Lui e ai fratelli.

E con le parole del serafico Padre Francesco: “Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Iddio, che sei il sommo bene, tutto il bene, ogni bene, che solo sei buono, fa che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione, e tutti i beni. Fiat. Fiat. Amen”.

lunedì 6 luglio 2015

In cammino verso Cracovia... occhi che chiamano

Questi occhi hanno guardato Francesco, oggi guardano te, giovane di Calabria.
Questo Crocifisso insieme con l'immagine della Madonna di Loreto sta percorrendo le strade della Calabria per incontrare i giovani della Calabria verso la GMG 2016 di Cracovia.
Questi occhi hanno guardato S. Francesco, lo hanno amato e lo hanno  chiamato. Oggi possono chiamare anche te a realizzare la tua vita come una bellissima risposta d'amore. Anche tu sei chiamato perchè anche tu sei amato. Ognuno di noi vive dentro una Chiesa ferita ed ognuno riceve la chiamata a riparare la Chiesa offrendo la propria piccola e semplice parte.
Venerdì 9 Luglio alle 17:00 il Crocifisso sarà nella comunità di Rizziconi dove i frati di Calabra animeranno una veglia di preghiera insieme con i ragazzi della Gi.fra.
Lasciati incontrare, guardare ed amare per dare una svolta decisiva alla tua vita.