venerdì 30 aprile 2010

Ho una bella Notizia !! Io l'ho Incontrato !!!


Ho una bella notizia !!! Io l’ho incontrato !!!
Con queste parole si dovrebbe esser rivolto Andrea quando, dopo che ebbe incontrato il Maestro, corse dal fratello Simone per recargli l’annuncio di averlo incontrato, con queste parole, il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto lanciare il Tema dell’attuale giornata di preghiera per le Vocazioni.
Giornata che, ormai è trascorsa, ma ci si può forse ritagliare solo un giorno all’anno per ricordarsi di tale “Urgenza”, perché di urgenza si tratta in un periodo dove, nei seminari, il vento soffia tra i corridoi vuoti e ci si arrampica su cifre non superano le dita di una mano.
Il Chiamato ha l’obbligo ed urgente di essere da tramite tra Dio e l’uomo, perché Dio si serve di coordinate ben precise per chiamare servendosi di uomini e situazioni ben visibili e tangibili, ecco perché Benedetto XVI invita ad essere testimoni perché “la testimonianza suscita vocazioni”, testimoni del Signore per essere ganci, testimoni dell’incontro per essere tanti “Andrea” che tornano per chiamare tanti “Simone”.
Spesso ci capita di incontrare e scambiare solo un saluto con qualcuno di indiscussa fama e poi corriamo a raccontarlo a tutti, ma l’Incontro con Cristo lo releghiamo agli ambiti delle questioni personali che possono o non possono interessare tutti. Ma la notizia del Vangelo interessa tutti, in positivo o in negativo, dobbiamo solo essere noi che dovremmo esplodere dopo che la scintilla dell’incontro è stata accesa.
Dal Convento si vedono tante bombe che esplodono, persone che si lasciano avvolgere dalla realtà evangelica facendo di essa un cardine solido sul quale ruota la propria vita e tutti coloro che vi si avvicinano. Ci sono persone che, al loro contatto, non puoi far a meno di lasciarti coinvolgere, esse sono come…”una giostra che và”, ti abbracciano nel loro cerchio della vita e ti fanno girare insieme a loro.
Pensiamo a Francesco d’Assisi, la scintilla del suo incontro con Cristo lo fece esplodere talmente che ancor oggi dopo 800 anni si avverte quell’esplosione di Amore e migliaia di uomini e donne si son lasciati avvolgere dal suo “Ruotare” attorno a Cristo, prima tra tutti Chiara e poi i primi compagni e poi un mondo intero vanta il nome di Francesco.
Domenica 18 Aprile scorso, al Convento di S.Bernardino ad Amantea, c’è stato il XII raduno dei Giovani della Calabria, incontri ed esperienze diverse si sono fuse in unico abbraccio intorno ai Frati Minori conventuali della Calabria che lì erano presenti per accompagnare i vari Gruppi.
Ma i veri protagonisti son stati loro, i giovani, in primis il gruppo di Catanzaro lido che, in quanto ad allegria ed organizzazione non si smentiscono mai, il gruppo di Castrovillari animatore della preghiera di chiusura della giornata ed i gruppi di Palmi e di Amantea. Tutti felici di stare lì, con un unico obiettivo, stare insieme nel nome di Francesco, attingere acqua a quella fonte sempre viva che è Cristo, con i loro sorrisi, le loro mani alzate lasciavano trasparire una vita che oggi non è comune, un modus vivendi che oggi sembra essere un sogno lontano, eppure quel giorno c’era. Giovani come tanti, lavoratori, disoccupati, studenti, camerieri e quant’altro la società possa offrire, ma nel cuore una voglia di gridare a tutti la Gioia di Cristo Risorto.
Ad aggiungere un tocco di particolarità alla giornata il nostro Rettore P.Emanuele Iovannella, che ha tenuto la relazione sull’osservare un regola, o meglio aver ognuno una propria regola di vita, e poi noi Postulanti (Rocco, Andrea e Simone) abbiam raccontato del nostro incontro con Cristo e di come la nostra vita abbia preso una piega verso la via di Francesco… Altre parole non si posson aggiungere, solo chi ha partecipato sa…….

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